domenica 11 marzo 2007

NO AL MOBBING IN DHL!!




Perchè è stato licenziato il Signor Gennaro Piccolo? La filiale italiana della multinazionale DHL vuole attuare un piano di ristrutturazione per attuare un vero e proprio piano di ristrutturazione e di licenziamenti. Gli uffici "Risorse Umane" della DHL Italia hanno una "missione" da compiere. Costringere i lavoratori e le lavoratrici ad andare via. Gli uffici delle "Risorse Umane" della DHL Italia attuano il mobbing.

Che cosa è il mobbing?

Si verifica una situazione di mobbing quando un dipendente è oggetto ripetuto di soprusi da parte dei superiori e, in particolare, quando vengono poste in essere pratiche dirette ad isolarlo dall’ambiente di lavoro o ad espellerlo con la conseguenza di intaccare gravemente l’equilibrio psichico dello stesso, menomandone la capacità lavorativa e la fiducia in se stesso e provocando catastrofe emotiva, depressione e talora persino il suicidio.

IN COSA CONSISTONO GLI ATTI E I COMPORTAMENTI DISCRIMINATORI O VESSATORI DA PARTE DELLA DHL ITALIA?

a) pressioni o molestie psicologiche;

b) calunnie sistematiche;

c) maltrattamenti verbali e offese personali;

d) minacce od atteggiamenti miranti ad intimorire ingiustamente od avvilire, anche in forma velata ed indiretta;

e) critiche immotivate ed atteggiamenti ostili;

f) delegittimazione dell’immagine anche di fronte a colleghi ed a soggetti estranei all’impresa, ente od amministrazione;

g) esclusione od immotivata marginalizzazione dall’attività lavorativa ovvero svuotamento delle mansioni;

h) attribuzione di compiti esorbitanti od eccessivi idonei a provocare seri disagi in relazione alle condizioni fisiche o psicologiche del lavoratore;

i) impedimento sistematico ed immotivato all’accesso a notizie ed informazioni inerenti l’ordinaria attività di lavoro;

l) marginalizzazione immotivata del lavoratore;

m) attribuzione di compiti dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto;

n) esercizio esasperato di forme di controllo sul lavoratore;


COME DIFENDERSI DAL MOBBING?

La vittima a questo punto deve tentare di crearsi una base di elementi che potrebbero servire in futuro come prove giuridiche.

raccogliere sempre:

• nome della fonte.

• date degli avvenimenti.

• documenti, e-mail, appunti e qualsiasi altro materiale scritto che attesti una determinata situazione.

Anche una mancata risposta ad una domanda fatta alla DHLper iscritto può essere una prova della degenerazione dei rapporti.

ULTERIORI INFORMAZIONI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DHL ITALIA POSSONO ACQUISIRLE DAL SITO WEB www.stopmobbing.org (CLICCA)



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Molti non si rendono neanche conto di essere "mobizzati". Attenzione, ora che hanno bisogno di mandare via tante persone. Fate un conto di quanti "ex-deutche post" ci sono ancora in azienda. Piano piano sono riusciti ad eliminarli tutti, o quasi.
Ci vuole poco. Ogni volta che chiedi qualcosa, ti dicono "ma il tuo è un caso particolare, tu sei un ex-dp", mentre se devi dare "siamo tutti la stessa famiglia".

Anonimo ha detto...

Credo che la cosa più difficile per intraprendere una battaglia, ancorchè su diritti inallienabili, sia la consapevolezza.


Noto da più parti come FINALMENTE i lavoratori DHL ne stiano acquisendo una.

Sapere quale rischio corre un'azienda in certe mani è il primo passo verso la conquista del terreno perduto in questi anni.

FINALMENTE!!!!!

Solidarietà all'RSA.

Anonimo ha detto...

Cari signori che vi presentate come "lavoratori della DHL" e difensori dei diritti universali, che siete assai abili nel rivendicare la vostra appartenenza sindacale alla CGIL, ma allo stesso tempo buttate fango e infamia su chi la rappresenta, credete di essere furbi invece in realtà il vostro giochetto è assai maldestro. Anche io lavoro in DHL, da tanti anni, e credo proprio di conoscere chi siete voi, che vi nascondete dietro ad un blog anzichè mostrare le vostre facce ed i vostri nomi. Quei sindacalisti che voi tanto disprezzate, in tutti questi anni ci hanno messo la loro faccia e la loro firma in fondo alle proprie azioni,hanno salvato alcune centinaia di posti di lavoro e si sono sempre assunti la responsabilità delle proprie azioni. Invece ci sono altri che da un lato arringavano i colleghi e le colleghe in assemblea, mentre dall'altro strizzavano l'occhiolino all'azienda ed alla persona che in quel momento la rappresentava.
Io temo proprio che voi apparteniate a questa seconda categoria.
Poi saranno i "veri" lavoratori e ele "vere" lavoratrici che sapranno a chi credere.
Io sono a Rozzano da tanti anni: finitela con PAGLIACCIATA dello sciopero del 15 dicembre 2006.
Non conoscevo la lettera che avete pubblicato del sig. Azzola, ma la condivido.
Quella fallimentare giornata di sciopero (poche decine di sdesioni su centinaia di lavoratori e lavoratrici) era solamente strumentale alle velleità individuali di qualche collega delegato e delegata.
Concludo condividendo l'affermazione di qualcuno che mi ha preceduta: visto che sono imminenti le elezioni per le rappresentanze sindacali in DHL, questa mi sembra una maniera assai scorretta di cercare consenso...a buon intenditore poche parole bastano.

Anonimo ha detto...

demansionamento illegittimo,reintegro precedenti mansioni,esecuzione forzata contro pubblica amministrazione datoriale inottemperante; in http://www.areagiuridica.com - Materiale da prendere e pubblicare gratuitamente.