martedì 13 marzo 2007

LE PROPOSTE INDECENTI DEI KAPI E KAPETTI DELLA DHL...CONCORDATE CON QUALCHE SINDACALISTA NAZIONALE




"I deboli non combattono, quelli più forti lottano per un’ora, quelli ancora più forti lottano per molti anni, ma quelli fortissimi lottano per tutta la vita. Costoro sono indispensabili."
(B. Brecht )

Responsabili del personale e gli uomini(?) degli uffici gestione "risorse umane" si sono presentati nella sede di Casoria della DHL proponendo una "soluzione" in favore di Gennaro Piccolo rappresentante sindacale aziendale della Filt. Hanno confermato il licenziamento per "motivi disciplinari". Hanno confermato la "caduta del rapporto di fiducia" ed hanno proposto una "collocazione" di Gennaro presso un'azienda privata non appartenente al gruppo DHL. I "manager" della DHL, ovviamente, hanno presentato la proposta non in maniera ufficiale nè per iscritto. Sono stati formati proprio per attuare le "tecniche di negoziazione" apprese nei corsi di formazione a Roma o Milano o attraverso i manualetti . Hanno fatto durare volutamente la riunione per oltre sei ore. Una squallida e patetica tecnica per logorare o sfiancare i lavoratori. Un tentativo non riuscito. I maliziosi dicono che la proposta è stata concordata con qualche sindacalista nazionale. Una proposta "pensata" e "concertata" per evitare il pronunciamento della magistratura, inculcare rassegnazione e sconforto tra i lavoratori e le lavoratrici che hanno promosso le lotte. I kapi e kapetti vogliono "normalizzare" la sede per tornare ad applicare mobbing e vessazioni.

Noi, insieme, a Gennaro abbiamo rispedito al mittente la "proposta".

Tra l'altro, i "manager" della DHL ci devono spiegare come fanno a dichiarare decaduto il rapporto di fiducia con Gennaro e subito gli propongono una "collocazione".
Al termine della riunione- fiume i manager hanno sottoscritto insieme al sindacalista territoriale(con l'avallo del sindacato nazionale) un verbale di riunione curioso e singolare : "confermano l'impegno per costruire un nuovo modello di relazione sindale". Un misero e ridicolo tentativo per dimostrare al magistrato del lavoro - che dovrà esaminare il ricorso presentato da Gennaro Piccolo - ed alla pubblica l'opinione il loro impegno nel rispettare l'etica ed i diritti dei lavoratori.

Sarà la magistratura a stabilirlo.

Noi continueremo la lotta con o senza il sindacato. Abbiamo deciso di togliere i picchetti facendo una scelta tattica. Non perchè ce lo ha chiesto il sindacalista territoriale. I kapi ed i kapetti stavano alimentando una guerra dei poveri utilizzando in maniera strumentale le aziende esternalizzate ed i corrieri.

Al nostro indirizzo mail stanno arrivando attestazioni ma anche dei veri e propri dossier su quello che accade nelle filiali italiane della DHL. Documenti che parlano di consulenze esterne, degli strani rapporti con i fornitori, di "cooperative". Documenti che provano tanto malaffare. Che stiamo vagliando con attenzione.

Invitiamo il lavoratore licenziato per "uso improprio del telefonino" che ha lasciato alcuni messaggi sul blog di mettersi in contatto con la redazione del blog. Utilizzate il nostro indirizzo mail lavoratoridhl@yahoo.it

Continueremo con le inchieste giornalistiche. La rete di solidarietà in favore di Gennaro Piccolo si estende e si rafforza.
Qualche giorno fa avevamo contattato sessantasette società e cooperative sociali di Napoli, Roma, Firenze, chiedendo di boicottare la DHL che non rispetta l'etica e la responsabilità sociale. Ci hanno risposto fino ad oggi quarantatre aziende. Non utilizzeranno più i servizi di DHL fino a quando non sarà revocato il licenziamento di Gennaro Piccolo. Una grande prova di solidarietà.
La rete di giornalisti, avvocati, militanti sindacali, di lavoratori di altri settori non si smantella e continuerà ad operare.
Alcuni parlamentari di Rifondazione Comunista e dei Verdi presenteranno interrogazioni parlamentari ai Ministri dei Trasporti e del Lavoro. Sarà chiesto un'approfondita indagine da parte dei nuclei ispettivi dei carabinieri del Ministero del Lavoro.

Nelle prossime ore parleremo dello sfruttamento dei corrieri, continueremo ad informarvi sui metodi di autodifesa per combattere mobbing, demansionamenti, di tutela dell'integrità psicofisica dei lavoratori. Chiederemo l'intervento dell'Osservartorio Regionale di Psicopatologia del Lavoro e mobbing dell'Asl di Via Monte di Dio - Napoli.

Alcuni quotidiani nazionali e regionali continueranno a seguire la vicenda fino ad arrivare al giorno dell'udienza in tribunale. Mercoledì 14 marzo un'ampio servizio sarà pubblicato dal quotidiano napoletano "Cronache di Napoli".

La rete web continuerà a sfornare notizie. La vicenda di Gennaro Piccolo è stata diffusa da GOOGLE NEWS, dall'agenzia di stampa Caserta24ore, dal sito di Pane e Rose e del quotidiano "Il Manifesto" www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/11-Marzo-2007/art38.html

Il blog vi aggiornerà ogni sera. Con inchieste e denunce.

I lavoratori e le lavoratrici possono utilizzare lo spazio messaggi o inviarci mail a lavoratoridhl@yahoo.it


RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!!!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Lavoratori DHL,

come prima cosa intendo esprimere la mia solidarietà al collega Piccolo, poi vorrei fare un inciso, infatti quanto sta avvenendo questi giorni a Napoli è solo la punta di un iceberg infatti come molti e sfortunatamente non tutti sanno, di colleghi licenziati in questo e nello scorso anno ce ne sono stati molti.
Attualmente (io sono un esempio vivente)i lavoratori DHL stanno subendo Mobbing come se fosse la cosa più normale di questo mondo e per la paura di essere licenziati rimangono in silenzio, Kapi e Kapetti a seguito di un piano studiato a tavolino, hanno e stanno praticando terrorismo con vessazioni e condizionamenti psicologici di ogni tipo.

Per quanto mi riguarda io faccio parte della schiera dei "Mobbizzati" infatti ormai da 6 o 7 anni (non tengo più il conto)sono oggetto di Mobbing ora siamo arrivati al punto che l'azienda mi paga lo stipendio senza ricevere in cambio da parte mia nessun tipo di contropartita in ambito lavorativo nonostante da parte mia venga sistematicamente richiesto.

Per quanto riguarda i sindacati ..beh..che dire ....non mi sono mai piaciuti molto anche perchè come vediamo e sentiamo tutti i giorni anche ai TG, alla fine si schierano sempre con il più forte, e indovinate un pò chi è il più forte?

Vi invito tutti a lasciare la vostra testimonianza non solo per un gesto di solidarietà nei confronti di Gennaro Piccolo ma anche di coloro che in questi giorni non hanno avuto paura di stare in prima linea poichè loro erano li anche per NOI.

UNITI SI VINCE

Anonimo ha detto...

Lavoratrici, lavoratori,
esprimo la mia solidarietà per il collega che stà passando qst periodo.
Sono stato sfruttato prima e quick-mobbizzato poi per aver chiesto(due volte in tre anni) l'estensione d'orario- da 4ha 6h- dato che le ore straordinarie superavano le h di contratto...

Il manager era a conoscenza che ero gravato da un mutuo per la casa e con uno stipendio part-time comepotevo vivere!... Grazie al cielo il mutuo non è intestato a me altrimenti ero costretto a lavare i vetri ai semafori.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
faccio parte della categoria dei licenziati per mancanza di fiducia.
E' assurdo : cosa dovrebbero fare i lavoratori DHL nei confronti della direzione o se vogliamo usare il termine corretto del Board ?
Proviamo ad analizzare il numero dei lavoratori dipendenti al momento dell'integrazione con quelli attuali ?
Facciamo la stessa cosa con il numero dei dipendenti indiretti ( lavoratori di cooperative, padroncini ecc. ecc. )?
Ora facciamo il confronto con il fatturato!!!!!!!!!!!
Se da Bruxelles avessero avuto meno fiducia ed avessero mandato a casa questi quattro incapaci ci sarebbero ancora tanti lavoratori super-impegnati.
Proposta:
perchè non pubblicizzare al mondo i dati che ho citato prima?
perchè non citare l'Azienda tutti uniti per danni morali?

Anonimo ha detto...

Cari signori che vi presentate come "lavoratori della DHL" e difensori dei diritti universali, che siete assai abili nel rivendicare la vostra appartenenza sindacale alla CGIL, ma allo stesso tempo buttate fango e infamia su chi la rappresenta, credete di essere furbi invece in realtà il vostro giochetto è assai maldestro. Anche io lavoro in DHL, da tanti anni, e credo proprio di conoscere chi siete voi, che vi nascondete dietro ad un blog anzichè mostrare le vostre facce ed i vostri nomi. Quei sindacalisti che voi tanto disprezzate, in tutti questi anni ci hanno messo la loro faccia e la loro firma in fondo alle proprie azioni,hanno salvato alcune centinaia di posti di lavoro e si sono sempre assunti la responsabilità delle proprie azioni. Invece ci sono altri che da un lato arringavano i colleghi e le colleghe in assemblea, mentre dall'altro strizzavano l'occhiolino all'azienda ed alla persona che in quel momento la rappresentava.
Io temo proprio che voi apparteniate a questa seconda categoria.
Poi saranno i "veri" lavoratori e ele "vere" lavoratrici che sapranno a chi credere.
Io sono a Rozzano da tanti anni: finitela con PAGLIACCIATA dello sciopero del 15 dicembre 2006.
Non conoscevo la lettera che avete pubblicato del sig. Azzola, ma la condivido.
Quella fallimentare giornata di sciopero (poche decine di sdesioni su centinaia di lavoratori e lavoratrici) era solamente strumentale alle velleità individuali di qualche collega delegato e delegata.
Concludo condividendo l'affermazione di qualcuno che mi ha preceduta: visto che sono imminenti le elezioni per le rappresentanze sindacali in DHL, questa mi sembra una maniera assai scorretta di cercare consenso...a buon intenditore poche parole bastano.

Anonimo ha detto...

Cari signori che vi presentate come "lavoratori della DHL" e difensori dei diritti universali, che siete assai abili nel rivendicare la vostra appartenenza sindacale alla CGIL, ma allo stesso tempo buttate fango e infamia su chi la rappresenta, credete di essere furbi invece in realtà il vostro giochetto è assai maldestro. Anche io lavoro in DHL, da tanti anni, e credo proprio di conoscere chi siete voi, che vi nascondete dietro ad un blog anzichè mostrare le vostre facce ed i vostri nomi. Quei sindacalisti che voi tanto disprezzate, in tutti questi anni ci hanno messo la loro faccia e la loro firma in fondo alle proprie azioni,hanno salvato alcune centinaia di posti di lavoro e si sono sempre assunti la responsabilità delle proprie azioni. Invece ci sono altri che da un lato arringavano i colleghi e le colleghe in assemblea, mentre dall'altro strizzavano l'occhiolino all'azienda ed alla persona che in quel momento la rappresentava.
Io temo proprio che voi apparteniate a questa seconda categoria.
Poi saranno i "veri" lavoratori e ele "vere" lavoratrici che sapranno a chi credere.
Io sono a Rozzano da tanti anni: finitela con PAGLIACCIATA dello sciopero del 15 dicembre 2006.
Non conoscevo la lettera che avete pubblicato del sig. Azzola, ma la condivido.
Quella fallimentare giornata di sciopero (poche decine di sdesioni su centinaia di lavoratori e lavoratrici) era solamente strumentale alle velleità individuali di qualche collega delegato e delegata.
Concludo condividendo l'affermazione di qualcuno che mi ha preceduta: visto che sono imminenti le elezioni per le rappresentanze sindacali in DHL, questa mi sembra una maniera assai scorretta di cercare consenso...a buon intenditore poche parole bastano.

Anonimo ha detto...

Cari signori che vi presentate come "lavoratori della DHL" e difensori dei diritti universali, che siete assai abili nel rivendicare la vostra appartenenza sindacale alla CGIL, ma allo stesso tempo buttate fango e infamia su chi la rappresenta, credete di essere furbi invece in realtà il vostro giochetto è assai maldestro. Anche io lavoro in DHL, da tanti anni, e credo proprio di conoscere chi siete voi, che vi nascondete dietro ad un blog anzichè mostrare le vostre facce ed i vostri nomi. Quei sindacalisti che voi tanto disprezzate, in tutti questi anni ci hanno messo la loro faccia e la loro firma in fondo alle proprie azioni,hanno salvato alcune centinaia di posti di lavoro e si sono sempre assunti la responsabilità delle proprie azioni. Invece ci sono altri che da un lato arringavano i colleghi e le colleghe in assemblea, mentre dall'altro strizzavano l'occhiolino all'azienda ed alla persona che in quel momento la rappresentava.
Io temo proprio che voi apparteniate a questa seconda categoria.
Poi saranno i "veri" lavoratori e ele "vere" lavoratrici che sapranno a chi credere.
Io sono a Rozzano da tanti anni: finitela con PAGLIACCIATA dello sciopero del 15 dicembre 2006.
Non conoscevo la lettera che avete pubblicato del sig. Azzola, ma la condivido.
Quella fallimentare giornata di sciopero (poche decine di sdesioni su centinaia di lavoratori e lavoratrici) era solamente strumentale alle velleità individuali di qualche collega delegato e delegata.
Concludo condividendo l'affermazione di qualcuno che mi ha preceduta: visto che sono imminenti le elezioni per le rappresentanze sindacali in DHL, questa mi sembra una maniera assai scorretta di cercare consenso...a buon intenditore poche parole bastano.

Anonimo ha detto...

Cari signori che vi presentate come "lavoratori della DHL" e difensori dei diritti universali, che siete assai abili nel rivendicare la vostra appartenenza sindacale alla CGIL, ma allo stesso tempo buttate fango e infamia su chi la rappresenta, credete di essere furbi invece in realtà il vostro giochetto è assai maldestro. Anche io lavoro in DHL, da tanti anni, e credo proprio di conoscere chi siete voi, che vi nascondete dietro ad un blog anzichè mostrare le vostre facce ed i vostri nomi. Quei sindacalisti che voi tanto disprezzate, in tutti questi anni ci hanno messo la loro faccia e la loro firma in fondo alle proprie azioni,hanno salvato alcune centinaia di posti di lavoro e si sono sempre assunti la responsabilità delle proprie azioni. Invece ci sono altri che da un lato arringavano i colleghi e le colleghe in assemblea, mentre dall'altro strizzavano l'occhiolino all'azienda ed alla persona che in quel momento la rappresentava.
Io temo proprio che voi apparteniate a questa seconda categoria.
Poi saranno i "veri" lavoratori e ele "vere" lavoratrici che sapranno a chi credere.
Io sono a Rozzano da tanti anni: finitela con PAGLIACCIATA dello sciopero del 15 dicembre 2006.
Non conoscevo la lettera che avete pubblicato del sig. Azzola, ma la condivido.
Quella fallimentare giornata di sciopero (poche decine di sdesioni su centinaia di lavoratori e lavoratrici) era solamente strumentale alle velleità individuali di qualche collega delegato e delegata.
Concludo condividendo l'affermazione di qualcuno che mi ha preceduta: visto che sono imminenti le elezioni per le rappresentanze sindacali in DHL, questa mi sembra una maniera assai scorretta di cercare consenso...a buon intenditore poche parole bastano.

Anonimo ha detto...

A qualche sindacalista gli è impazzito il copia/incolla?

Strano leggere lo stesso messaggio più e più volte sotto quasi tutti i messaggi.

Alla fine fa solo rumore, e come sempre, l'orecchio umano dopo un po' tende a non sentire più il rumore.

Anonimo ha detto...

un solo commento: non mi è impazzito il copia/incolla , ho solo un pc vecchio che fa i capricci. una seconda precisazione: per mia fortuna non sono sindacalista,non sono nemmeno tesserata, ma mi piace essere obiettiva