domenica 20 maggio 2007

MOBBING, ANCHE LE REGISTRAZIONI SONO PROVE!!




Mobbing in ufficio? D'ora in poi il datore di lavoro che sottopone a molestie anche psicologiche il dipendente potra' essere incastrato anche grazie alle registrazioni. Queste, infatti, sancisce la Cassazione, possono legittimamente essere ammesse come fonte di prova in una causa di lavoro.
In questo modo la sezione Lavoro della Suprema Corte (sentenza 10430) ha respinto il ricorso di un'azienda fiorentina presso la quale aveva lavorato Angela D.N., un' impiegata che aveva rassegnato le dimissioni "a causa delle ingiurie e molestie ricevute in ufficio e oggetto di denuncia penale", e che, proprio per questo, chiedeva il risarcimento del danno da mancato guadagno.
Secondo l'azienda, le registrazioni non dovevano essere ammesse come fonte di prova visto che parte della giurisprudenza le ha escluse. Ma ora la Suprema Corte, allineandosi al giudizio della Corte d'Appello di Firenze, ha messo in chiaro che al giudice, in caso di controversie di lavoro, non puo' essere preclusa "la ricostruzione del contenuto della registrazione" se questa contiene "elementi gravi, precisi e concordanti".
Nel dettaglio, la dipendente aveva chiesto un risarcimento pari a circa 13mila euro per essere stata costretta a dimettersi a causa della invivibilita' sul posto di lavoro e la Corte d'Appello di Firenze, utilizzando come fonte di prova la "cassetta audiofonica" che rivelava tra l'altro "il clima di particolare ostilita'" nei confronti della dipendente in reazione alla ''richiesta di ferie'', riconobbe ad Angela D.N. un risarcimento pari a 8367 euro.
Inutilmente il datore di lavoro ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo che non era legittimo avere ammesso la trascrizione della registrazione. La sezione Lavoro ha respinto il ricorso sottolineando che "le statuizioni del giudice di Appello sono condivisibili e non in contrasto con l'art. 2712 del c.c. giacche' la contestazione della societa' ha riguardato le risultanze della registrazione valutate dallo stesso giudice in base ad elementi presuntivi quali il clima di particolare ostilita'" del datore di lavoro "in reazione alla richiesta di ferie della dipendente e alla minaccia di denuncia penale ai carabinieri per contestati ammanchi di cassa ove l'impiegata avesse presentato la lettera di dimissioni". Dunque il giudice di merito, nell'ammettere la registrazione tra le prove contro l'azienda, conclude Piazza Cavour, ha compiuto un "accertamento adeguatamente motivato".

28 commenti:

Anonimo ha detto...

LEGGETE ATTENTAMENTE QUESTO ARTICOLO PUBBLICATO DALL'AGENZIA ADNKRONOS

Privacy
L’utilizzo personale di internet da parte del lavoratore porta al licenziamento?
Per gli esperti è una “questione di misura”
IGN Adnkronos ha intervistato alcuni esperti e docenti di diritto del lavoro per comprendere quanto sia legittimo il controllo che il datore di lavoro può esercitare sull’utilizzo che i dipendenti fanno di internet e della posta elettronica e in quali casi si possa configurare il licenziamento.
Dalle affermazioni dei professionisti emerge che uno dei principali problemi da risolvere è la creazione di un apposito “sistema di regole dell’azienda stabilite di concerto con i sindacati”, come ha spiegato Patrizio Di Nicola, docente di Sociologia dell’Organizzazione all’Università “La Sapienza” di Roma. Secondo Di Nicola, infatti, si tratta di un “tema di confine”, che coinvolge ambiti diversi, quali l’informatica, la sociologia e la giurisprudenza e che, essendo in continua evoluzione, è necessario adeguarsi.
Tuttavia, come ha fatto notare Di Nicola, è lecito sia il comportamento del datore di lavoro, che ha diritto di controllare l’operato del dipendente (informandolo di questa possibilità e in modo da non esercitare mobbing) sia l’utilizzo di internet da parte del lavoratore se è funzionale al lavoro svolto e all’informazione: “E’ giusto – ha spiegato Di Nicola - che il lavoratore si tenga informato perché va a beneficio dell’azienda. Basta che, però, questo venga fatto con intelligenza. Vietare di collegarsi a siti che danno informazioni è controproducente anche per l’impresa che ha dei lavoratori, non dei «prigionieri»”.
Giampiero Proia, ordinario di Diritto del lavoro all’Università Roma Tre di Roma, ha invece rilevato che “non c’è un coordinamento tra lo Statuto dei lavoratori e la normativa sulla privacy”. Pertanto, ha ribadito Proia, “è l’azienda che regola l’uso di pc e telefoni. Quando queste regole che garantiscono la disciplina aziendale ci sono e sono chiare, la loro violazione è inadempimento contrattuale”, ma aggiunge: “Poi occorre certo vedere i casi concreti, tener presente le sentenze della Cassazione e soprattutto considerare la gravità delle violazioni che possono compromettere la funzionalità del rapporto di lavoro.”
Proia, quindi, ha ricordato che l’ultima parola, comunque, spetta sempre al giudice e che è “sempre quest’ultimo a stabilire se una rissa scoppiata sul lavoro a Pordenone non porti al licenziamento o se, invece, a Palermo per essere liquidati basta solo mandare qualcuno a quel paese”.
Secondo il presidente del Centro Studi “Marco Biagi”, l’unico modo per “risolvere il contrasto tra le umane necessità e la legittima pretesa del datore di lavoro di avere il dipendente a propria costante disposizione è una questione di misura” o “forse, più in generale, una questione di buone relazioni umane sul lavoro. Quando si devono conciliare necessità discordanti, servono soprattutto reciproca educazione e senso della misura”.
E non si può dimenticare l’importanza della fiducia reciproca: come ha affermato Patrizio Di Nicola, infatti, la “regola d’oro è: meglio fidarsi che controllare. Anche perché se non ti fidi di un dipendente, perché lo hai assunto?”.

Anonimo ha detto...

e vai con le registrazioni!!!

Anonimo ha detto...

...colleghi io andrei oltre chiederei insieme alle telecamere che gia' sono nelle sedi dhl anche la registrazione del parlato.......se ne scoprirebbero delle belle a Napoli e non avremmo nemmeno l'onere di farlo di persona ,allora si che si capirebbe come vengono trattate le persone che lavorano e come sono grandi i kapi

Anonimo ha detto...

Leccare il c..o al capo ed essere un perfetto idiota ti salva dal demansionamento e/o licenziamento.
Ecco la formula del successo in DHL, ho visto buttare al secchio gente veramente forte e vedo continuamente piazzare bene emeriti coglioni e coglione.
Complimenti Sig.ri e Sig.re Lecca C..o, continuate pure in questo modo. L'attività di lecca C..O, frutta anche sulla busta paga, ci sono colleghi a sei ore che guadagnano quanto un seconto livello di otto...interessante .....LECCATE, LECCATE, LECCATE.
Sig. G.A.A.Z.N., quando non è troppo impegnato a firmare le lettere di licenziamento e demansionamento, controlli gli importi delle buste paga dei lavoratori ex DHL Bianca....cominci da quelle di Roma.....SI FACCIA DOMANDE E FACCIA DOMANDE.....MEDITI SULLE EVENTUALI RISPOSTE....un esercito di mercenari è pericoloso ....faccia attenzione...questi soldati devono essere sempre sostenuti da entrate economiche ....appena gli vengono negate ti fottono.....

Anonimo ha detto...

Sentita venerdi alle macchinette del caffè.
"Sai l'aumento che chiedi da due anni? Ho avuto voce che quest'anno è la volta buona, la firma non è ancora stata messa, ma non ci sono motivi percui te lo dovrebbero rifiutare. Ovvio che possono sempre cambiare idea all'ultimo momento. Qui si tratta solo da parte tua di farti vedere che ti impegni e che vali davvero i soldi che l'azienda spende per te. Sai, quelle piccole cose, i piccoli sforzi che non ti costano niente... ora io non ti dico nulla ufficialmente, questo discorso deve rimanere tra di noi, ma fare ogni tanto un'oretta di straordinario qua e la, senza poi fartela mettere in busta ad esempio. In questo modo l'azienda vede che sei una persona sulla quale vale la pena investire dei soldi. Poi non so, fai tu, ma poi non ti lamentare se anche quest'anno ti dicono di no".

Ma come? Prima ti dicono che è sicuro, poi ti fanno capire che se non inizi a leccare come si deve anche quest'anno nisba?

Non so perchè ma ho come la sensazione che anche quest'anno l'aumento lo sogno soltanto.

Almeno ho la coscienza pulita e quando alla sera vado a dormire, non devo vergognarmi di me stessa, ne di fronte ai miei figli.

Anonimo ha detto...

che argomenti! Ma e' ovvio che per avere un aumento di stipendio bisogna avere alcune caratteristiche: non rifiutarsi mai di fare straordinari, essere flesssssibilissimi con gli orari, essere disposti a qualsiasi tipo di lavoro, non sollecitare mai le ferie (scherziamo? sono un optional) .. Poi puoi essere un lavativo o un assenteista e non ci sono problemi. Un collega sindacalista mi ha detto che loro non possono intervenire, in quanto gli aumenti sono a discrezione dell'azienda. Io penso invece che un'occhiatina alle buste paga andrebbe data, anche perché ci sono delle sperequazioni pazzesche.

Anonimo ha detto...

Guardare le buste paga serve a poco. Con il guardare la busta paga e basta si vedono cose molto sbagliate.
Prendi ad esempio il mio caso.
Sono un ex-deutschepost. Qui in azienda è nata la leggenda che gli ex-deutschepost abbiano tutti uno stipendio più alto degli ex-dhlbianca.
Questo è vero in molti casi.
Nel mio caso è vero.
Io prendo 50 euro in più al mese del mio collega che sta di fronte a me e fa lo stesso lavoro.
Però si dimeniticano spesso altre cose. Altre cose che in busta non compaiono. Lui ha i buoni mensa molto più alti dei miei. Se consideriamo anche il valore dei buoni mensa, allora il valore dei due stipendi cambia letteralmente.
Poi lui ha il cellulare aziendale con cui fa chiamate ad ogni ora del giorno e della notte (senza anteporre il famoso 9). Soprattutto alla sua amante, anche lei lavoratrice dhl, anche lei dotata di cellulare aziendale. E quindi non hanno bisogno di mettere il numerino prima della chiamata, e nessuno li controlla.
Poi lui è un primolivellodhlbianca. Significa che può entrare, anzi no, significa che entra tutti i giorni alle 9 e mezza inveceche alle nove ed il nostro manager non gli dice niente forse perchè il manager prima delle dieci meno un quarto non lo si vede mai.
E quando ha bisogno esce alle cinque, alle cinque e trenta, senza che il manager gli dice niente, perchè anche il manager spesso è già scappato prima.
Esattamente una settimana fa, martedì scorso, il kapo del mio kapo è sparito appena dopo la pausa pranzo dopoche era entrato alle dieci e ha passato la mattinata a fare riunioni con altri managers. Quando il nostro manager lo ha scoperto, perchè il kapo-del-kapo ovviamente non ha detto niente, ha preso le sue cose e se ne è andato, erano le quattro. Alle cinque il mio collega dice: tanto non mi vede nessuno e nessuno mi puo controllare; e se ne è andato. Tu dici potevi andartene anche tu. Ennò. Alle sei meno dieci il manager mi ha chiamato al telefono perchè aveva bisogno di informazioni (ufficialmente) ma lo ha fatto solo per controllare che io non scappo.

Io continuo a dire che dovrebbero far mettere le quattro timbrature anche ai primi livelli come c'erano in deutschepost, perché molte persone dovrebbero stare molte più ore in azienda.

Perché io devo lavorare 40 ore alla settimana per 1450 euro al mese e il mio collega per 1400 ne fà poco più di trenta?

Si capisce subito che il primo livello in questa azienda non è più un premio dato a chi lavora bene per dargli uno stipendio più alto, ma è un premio dato a chi lecca bene per dargli tutte le libertà che ha voglia.

E poi quelli che lavorano con la barra telefonica che si lamentano che gli vengono pure conteggiate le pause caffè e le volte che vanno in bagno, io li odio. Se ti lamenti significa che adesso che qualcuno ti controlla non puoi più farti i tuoi comodi come prima che passavi le mezzeore alle macchinette del caffè e ti facevi la tua cagata quotidiana di 15 minuti ogni pomeriggio dopo pranzo.

Sono sempre più convinta che ogni volta che qualcuno si lamenta dei controlli è solo perchè ha qualcosa da nascondere.

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo. Intanto, in tutte le aziende del mondo, chi comanda non ha obbligo di timbratura (ci piaccia o no), perche', in genere, sono poi le stesse persone che comunque fanno orari impossibili quando devono farli. E' vero che spesso le persone che temono i controlli, magari si stanno facendo i cavoli loro, ma ti assicuro che chi lavora con la barra e' controllato a vista, neanche fosse un delinquente e a me non pare giusto che un povero disgraziato che deve andare in bagno debba avere i minuti contati. Mi auguro che tu non debba mai avere bisogno di farti una CAGATA di 15 minuti. Anzi , spero che ti capiti e che ti bussino alla porta per dirti di sbrigarti....che sei fuori tempo massimo. Saluti

Anonimo ha detto...

...ragazzi che tristezza tutto questo e se pensate che i sedicenti managers sono i primi a pararsi il culo col capo, perchè sai "in questo momento in questa azienda, la gestione del capo è una competenza...." TRADUCO: primo pararsi, secondo non esporsi, terzo lamentarsi, quarto .....a voi il seguito......e conosco gente che è da 20 anni che tira a campare così, ma quando gli chiedi "come stai ?" la risposta è "di merda",certo sai poverino è sotto pressione... il suo capo gli ha "fatto il culo" e lui soffre in silenzio per noi...(ma se lavori 1 ora al giorno ed in quella ora non fai altro che rispondere alle mail......)

Anonimo ha detto...

hai ragione. Può capitarti che hai bisogni urgenti.
Ma quando la tua giornata tipo diventa:
- 9:45 entrata
- 10:00 ti siedi alla scrivania ed accendi il tuo PC.
- 10:10 vai a prenderti il caffè.
- 10:40 ritorno in ufficio.
- 10:45 telefonata alla moglie
- 11:00 fine telefonata
- 11:10 inizio lavoro (!!!!)
- 12:10 pausa pranzo
- 14:20 ritorno dalla pausa pranzo (si sa, c'è il centro commerciale vicino a Rozzano, tra pranzo, passeggiata nei vari negozi ecc, di tempo ne passa)
- 14:30 caffè
- 15:00 cagata
- 15:15 fine cagata
- 16:00 altro caffè
- 17:00/17:30 uscita

La cagata di 15 minuti è una eccezione che ti può capitare in ufficio. Non deve diventare una regola.

Anche a me è capitato di stare poco bene, e il mio capo e l'ufficio personale mi hanno fatto prendere mezza giornata di ferie.

Anonimo ha detto...

Anche a Roma i nostri manager hanno le stesse identiche giornate lavorative, la pausa pranzo però è anche piu' lunga. E' proprio vero, quando gli chiedi: come va ? rispondono tutti nella merda, sono pieno di lavoro , ecc. ecc., la stessa cosa dicono tutti quelli che leccano il culo ai manager, pazzesco una popolazioni di coglioni.

Anonimo ha detto...

Oggi con la busta paga, abbiamo tutti ( spero ) ricevuto il premio produzione, questo è stato diviso per fascie, precisamente 1°,2°e 3° fascia, ma cosa significa precisamente ??? mi potete spiegare ???

Anonimo ha detto...

Si. Quello che mi ha stupito è che non tutti hanno ricevuto 517 euro. Qualcuno aveva 516 e rotti.
Ora, se su una cosa così palese a qualcuno hanno fregato mezzo euro abbondante (l'uff personale pare che non abbia saputo spiegare), su tutto il resto siamo sempre sicuri che sia sempre tutto corretto fino all'ultimo euro?

Anonimo ha detto...

Qualche settimana fa avevo un problema con il mio computer. Ho chiamato l'help desk e come dicevano altri qui sul blog dopo qualche minuto (non ho controllato ma come dicono, erano sicuramente meno di tre) la linea è caduta.
Ho richiamato e mi ha risposto la stessa persona di prima, una ragazzina che a occhio e croce poteva avere si e no 18 anni dalla voce.
Ho spiegato il mio problema, ma mi ha interrotto e mi ha detto che deve aprire il ticket, mi ha solo chiesto il numero di telefono e il nome.
Venerdì finalmente mi hanno richiamato per risolvere il problema, era un ragazzo, ma non era dell'helpdesk.
È rimasto al telefono dieci minuti, senza neanche collegarsi al mio computer, dicendo che il ticket era poco chiaro. Alla fine mi ha detto che non poteva risolvere da li e che sarebbe uscito un tecnico.

Visto che lavoro in questa azienda quando quei ragazzini ancora tiravano il latte dalle zizze della loro mamma e che conosco bene altri specialisti del reparto IT - quelli pochi che sono rimasti - ne ho chiamato uno del quale non faccio il nome anche se se lo merita davvero perchè è sempre gentile e disponibile.

Gli ho dato il numero di ticket è dice che è rimasto sconvolto dalla descrizione.

C'era scritto più o meno: "ha spento lo switch o il server e adesso ha problemi a lavorare"

Io non ho mai detto niente di simile non ho mai spento nulla di quello che era menzionato nel ticket.

Il collega dell'IT mi ha chiesto il mio problema, prima che finissi di spiegarlo, ha detto "fai cosi e cosà, se ti ricapita, richiamami".

Ho fatto come ha detto, ed ho risolto.

Perchè da una parte ho dovuto fare due chiamate, stare al telelefono con una altra persona per tanto tempo e nessuno si è neanche collegato al mio computer per vedere il problema mentre l'altro collega, scusate Collega, con la C maiuscola, se la merita, ha risolto senza indugi e mi ha spiegato pure che cosa devo fare da solo?

Ma quei bambini che stanno al telefono li paghiamo per fare quel lavoro o pagano loro per imparare qualcosa dagli altri?

Chi è che ci mangia sopra? Non noi utenti di un tale schifo che continuano a chiamare helpdesk. Quando eravamo danzas c'era un servizio chiamato service desk, erano ragazzi giovani anche loro, ma avevano le palle quadrate e ti risolvevano i problemi in quattroquattro otto.

Ora bisogna accendere un cero a san gennaro per sperare che prima o poi qualcuno capisca che hai un problema serio.

Anonimo ha detto...

Allora ti dico cosa è successo a me invece sempre con l'help desk.
Si era rotto il monitor del mio PC, ha fatto un fumo nero e puzzava in modo incredibile. Ho chiamato l'help desk e mi hanno detto che verrò richiamata.
Dopo circa dieci giorni è arrivato un tecnico di coas, penso che sia stata una assunzione obbligatoria. Ha guardato il monitor ed ha detto che è un modello non più in assietenza e che non c'è neanche l'etichetta gialla sopra.

Non è colpa mia se non ce l'hanno messa e non è colpa mia se è un monitor vecchio.

Se ne è andato via dicendo che devo fare una richiesta d'acquisto per un nuovo monitor.

Adesso sono venti giorni che il mio computer non ha un monitor che funziona, e sto ancora aspettando che qualcuno mi porta un monitor che funziona. Ovviamente non posso lavorare in questo modo.

Il mio supervisor ha detto che sarebbe meglio se avessi preso le ferie in questi giorni piuttosto che stare li a non fare niente.

?!?!?!?!?!?! PRENDERE LE FERIE !?!?!?!!?!?!?

Anonimo ha detto...

digli al tuo capo che non e' un tuo problema, l'azienda deve metterti in condizione di lavorare, altrimenti ti suggerisco di portarti un libro da leggere. Le ferie cominciassero a darle ai dipendenti quando le chiedono e in tempi rapidi..

Anonimo ha detto...

..chi sta male non deve prendere mezza giornata di ferie, ma of course di malattia ,e non dite che i managers lavorano poco..stanno tutto il giorno con gli occhi sullo schermo a controllare che chi lavora con la barra non stia giocando o sforando la pausa o troppo in bagno.

Anonimo ha detto...

Per l'anonima del 29 maggio 2007 21.44

Scommetto il mio intero prossimo stipendio che sei una ex-DPEE.

Anonimo ha detto...

Avrei voluto vincere il tuo prossimo stipendio ma la scommessa l'hai vinta tu perche` sono una ex-dpee, come lo hai capito?

Anonimo ha detto...

non era difficile ma non per fare il vittimismo ho notato che noi dpee siamo sempre quelli trattati peggio soprattutto dall'ufficio personale e dalla direzione IT, ci sarebbe da scrivere un tomo su quello che ci hanno combinato in questi anni, e forse verrà fatto. Io conosco un tizio che sta scrivendo un libro sul mobbing (è considerato uno dei massimi esperti in italia) e ha già contattato un bel po' di colleghi ex-dpee per delle interviste.

Anonimo ha detto...

Ma sapete che ci è in giro pure chi va a in giro a dire che i colleghi deuche post hanno lo stipendio più alto di tutti gli altri? Vero è che qualcuno cielo aveva più alto, ma non tutti ma questa cosa la sento molto frequente parlando con i colleghi. Ormai ci credono tutti e pensano tutti che questo è la ragione perchè siamo stati i primi e siamo anche adesso i primi a essere licenziati. Non ho mai visto le buste paga degli altri colleghi quando eravamo deuchepost (non come si fa adesso che il tuo kapo viene a controllarti la busta dopo che l'hai aperta e la prende dalla tua scrivania senza neanche chiedere il permesso) ma io vedo la mia e vedo che i miei buoni pasto sono molto più bassi di quelli dei colleghi e che significa quasi centocinquantaeuro in meno al mese e anche i famosi trentanove che a me come ad altri deuchepost vengono negati e non pagati.
C'e la mia collega che ogni tanto arriva in ritardo di un ora o anche due perchè deve portare la bambina all'asilo e il capo non gli dice niente perchè è un primo livello e può entrare quando vuole. Venerdì io sono arrivata in ritardo di 15 minuti perchè non c'erano mezzi di trasporto e non ho la macchina e il mio kapo mi ha fatto fare il permesso di un ora. Io devo buttare via i miei permessi in questo modo, gli altri entrano ed escono quando vogliono che tanto sono tutti 1 livelli. E alla fine dell'anno tutti i permessi glieli pagano perchè tanto non gli hanno usati.
Sono tanti soldi che gli altri non contano e che quindi lo stipendio di un dhl bianca non è mai più basso di quello di uno deuche post.

LORO sanno bene come alzarsi lo stipendio senza farsi notare.

E senza dire che il mio kapo si è portato a casa un computer portatile per il figlio.

Da una parte ci sono colleghe !!!DP!!! che da 25 giorni non lavorano perchè non hanno lo schermo, da una altra parte ci sono figli dei manager che giocano a casa con il computer pagato dall'azienda.

Io parlo tante volte con altri colleghi che eravamo insieme a San Giuliano, e sento tante volte che tanti usano pezzi del computer comprati da soli perchè se aspettano l'azienda non lavorano più.
Facciamo una colletta tra noi deuchepost per la collega che non ha lo schermo?
Sapete che ha deciso davvero di prendere le ferie per non stare in ufficio a non fare niente?

Anonimo ha detto...

ripeto: per ingannare il tempo suggerisco le parole crociate o il sudoku. L'azienda deve mettere il collega in grado di lavorare.

Anonimo ha detto...

Sapete che sabato tanti managers di DHL si sono ritrovati tutti insieme per discutere dei nuovi piani aziendali? L'ho saputo oggi da una altra collega di un altro reparto. Del nostro nessuno sapeva niente e dicono che i manager oggi avrebbero dovuto illuminarci su quello che hanno fatto sabato.
Ma la nostra supervisor non ci ha detto niente, e quando gli abbiamo fatto capire che sapevamo che c'era questa cosa ha detto che presto uscirà una comunicazione aziendale che ci dice quello che hanno parlato sabato.

Ma i kapi non possono mai dire niente? Cosa hanno da nascondere?

Anonimo ha detto...

come al solito si fa tutto di nascosto, mi pare una cosca mafiosa. Comunque se ci sono delle novita', cominciamo a preoccuparci.
Staremo a vedere...

Anonimo ha detto...

Ho saputo da fonte certa che certi managers dell'IT, si sono incontrati con il management di T-Systems, per ricevere una offerta in seguito alla probabile entrata di British Telecom.

T-System ha fatto una offerta per i servizi di rete, servizi e telefonia di DHL. Offerta che il board DHL ha giudicato molto interessante.

Per quanto non si possa assolutamente parlare male di T-Systems in nessuno modo, questo è solo il punto di entrata, il cavallo di troia per dare in outsourcing tutto l'IT di DHL. Da quanto ho capito i nostri colleghi del primo piano di Rozzano sapevano già tutto da qualche tempo (non tutti diciamo alcuni). Si capisce anche perchè recentemente avevano smesso di preoccuparsi se il loro futuro sarebbe stato in DHL o da altre parti. Avevano smesso, perchè avevano la certezza che il loro futuro è al di fuori dell'azienda. Ora si stanno semplicemente preoccupando di trovare al più presto un nuovo posto.

Altri topi che abbandonano la nave che affonda, nonostante le belle parole che si dicono in giro che tutto va bene, che ci sono tanti soldi che non ci sono licenziamenti (eppure la gente viene esasperata fino a farla andare via).

Adesso arriva anche un nuovo outsorucer per il customer service. Vediamo che succede nel futuro per noi che rimaniamo in azienda.

Il CS è quasi tutto esterno.
il HR è quasi tutto esterno.
L'IT sarà quasi tutto esterno.

Esternalizziamo anche il Board?

Anonimo ha detto...

ma che bello! Un altro outsourcer per il cs..tanto ce ne sono pochi,
queste storie non le sapevo, tra un po' chiudiamo e fortuna che va tutto bene madama la marchesa. Sotto a chi tocca. E il sindacato che dice?

Anonimo ha detto...

Sindacato?
Ma dai, c'è pure un sindacato in DHL?

Intendi quelli che ci hanno fatto perdere due ore di tempo qualche settimana fa per presentarci i fondi pensione, e poi, ad ogni domanda hanno risposto "non siamo esperti di queste cose, non sappiamo rispondere".

Ma allora che cappero sono venuti a fare? A dire che loro non ne sanno niente?

Ovviamente devono tentare di convincerci a mettere li dentro i nostri soldi. Basta vedere chi è uno degli amminstratori di quel fondo. Io aiuto te, tu aiuti me.

Io i soldi in quel bidone non li metto. E sapete perchè? Perchè presto qui perdiamo il lavoro e ce ne andiamo a lavorare da una altra parte. Probabilmente in una azienda con meno di 50 dipendenti viste le premesse. Ed in quelle aziende, se hai dato il tuo TFR al fondo, dai molto fastidio, perchè loro hanno meno soldi da gestire.

Pensateci. Prima vi prendono i soldi per almeno due anni e intanto vi buttano fuori, che tanto per altri due anni i soldi li date a loro.

Quasi quasi vado a vendere ghiaccioli ai pinguini in antartide, mi sa che faccio un investimento migliore.

Anonimo ha detto...

da un documento trovato su internet

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Consiglio di Amministrazione della società è composto da un numero variabile di componenti
da un minimo di 3 ad un massimo di 11 membri. La determinazione del numero dei componenti
è effettuata dall'Assemblea degli Azionisti.
Il Consiglio di Amministrazione è di regola composto da Amministratori esecutivi e
Amministratori non esecutivi.
Attualmente la società ha un Consiglio di Amministrazione composto di sette (7) Amministratori
di cui quattro (4) esecutivi:
- Dott. [OMISSIS] Presidente
- Dott. [OMISSIS] Amministratore Delegato
- Dott. [OMISSIS] Amministratore Delegato
- Ing. [OMISSIS] Consigliere
e tre (3) non Esecutivi:
- Prof. [OMISSIS]
- Prof. [OMISSIS]
- Dott. [OMISSIS].

Ho tralasciato i nomi per correttezza

RILEVAZIONE ANNUALE DELLA CARICA DI AMMINISTRATORE O SINDACO
Il Consiglio di Amministrazione ha verificato, alla medesima data di approvazione della
presente relazione, le cariche di Amministratore e Sindaco ricoperte dagli Amministratori in
altre società quotate, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.
Da detta verifica risulta quanto segue:
- il Prof. [OMISSIS] risulta membro dei Consigli di Amministrazione del Politecnico di
Torino, del CSI Piemonte e di Innogest S.p.A.
- il Prof. [OMISSIS] risulta membro dei Consigli di Amministrazione di
Buongiorno Vitaminic S.p.A. e Poligrafica San Faustino S.p.A.
- il Dott. [OMISSIS] risulta Amministratore Delegato della Società DHL Express Italy S.r.l..

e poi continua con

REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno un Comitato per la
Remunerazione, composto dal Prof. [OMISSIS] e dal Prof. [OMISSIS]
Consiglieri Indipendenti, e dal Dott. [OMISSIS] , Consigliere non esecutivo.

Cioè... non voglio sindacare su quello che avviene nelle altre aziende, anche se pare molto simile al sistema politico italiano, in cui chi ha il potere pure decide quanti soldi si devono prendere in stipendio. Ciè che colpisce è che c'è una persona, che pur essendo non esecutivo, è uno di quelli che decide quanti soldi devono prendere pure gli altri. Dunque un bel po' di potere ce l'ha. E questa persona, è riuscita pure a far entrare quella società in una altra, in cui è Amministratore Delegato.
Il giro diventa quindi questo:
- Comando in A e ho carta bianca
- Comando in B anche se sono un dipendente
- Faccio in modo che B deve dei soldi ad A. E lo faccio in modo che B deve tanti soldi, in modo molto furbo!
- Adesso che A si prende tanti soldi, dico che tutta l'azienda A è stato brava.
- Io che sono importante in A, decido che chi comanda deve prendere un bell'aumento di stipendio visto che l'azienda è andata bene.


Auguri a voi che restate, a me rimangono ormai pochi giorni in questa azienda di m...a