lunedì 2 aprile 2007

UN OMICIDIO BIANCO...





Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuoredavanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
( Pablo Neruda)


Un altro operaio morto. Un compagno albanese. Un lavoratore straniero venuto da una terra che abbiamo colonializzato. Un lavoratore straniero utilizzato come merce. Un altro omicidio provocato nel nome dell'arroganza e della logica del profitto. E' questa la "flessibilità" che vogliono i padroni?

La Dhl doveva vigilare sulla cooperativa esternalizzata. Doveva pretendere l'attuazione delle normative sulla sicurezza antinfortunistica e sulla tutela della salute. Non l'ha fatto per risparmiare i costi.

Così come non vengono effettuate da tempo visite mediche e controlli sulla salute dei lavoratori e delle lavoratrici DHL.

Il sindacato si è limitato nel diffondere un laconico comunicato affisso in bacheca.

Il blog sta aprendo contraddizioni e divisioni nei vertici aziendali. Le nostre denunce stanno avendo effetto.

Continuiamo così. Subito dopo dobbiamo passare alla fase dell'azione: le iniziative di lotta.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete almeno avvertito le radio locali (p.es : la trasmissione di sindacale di Radio Popolare) o scritto al Manifesto e all' Unità?
O ancora meglio inviato la notizia a postoffice@dhl.com?

Anonimo ha detto...

Sotto ai "commenti" c'è una busta. Cliccate sopra. Potete scrivere direttamente a Bonn...

Anonimo ha detto...

Vorrei far notare che dal 1987 (anno in cui sono stato assunto in DHL) non c'è mai stato un incidente sul lavoro di tale entità : ma cosa sta succedendo?

Anonimo ha detto...

Al vertice della DHL ITALIA ci sono kapi e kapetti che hanno una visione nazista dell'organizzazione del lavoro!!!

Anonimo ha detto...

Si, ma ti chiedono nome , amico... sei sicuro? Scusami ma con le voci che si sentono....

Anonimo ha detto...

Metti un nome di fantasia. Creati un indirizzo mail(yahoo è affidabile per la posta) con un pseudononimo...e via!!

Anonimo ha detto...

C'E' SOLO UNA DIREZIONE PERSONALE ACEFALA

Anonimo ha detto...

Dobbiamo dare una risposta...subito....altrimenti ci massacrano!!!

Anonimo ha detto...

Ma è come postoffice@dhl.com? E si può scrivere in italiano?

Anonimo ha detto...

CI Stanno già massacrando! Non ti basta quello che leggiamo e che vediamo sui nostri posti di lavoro?

Anonimo ha detto...

Vai su Yahoo. Registrati per farti un indirizzo mail. Non c'è bisogno di dare i tuoi dati personali. Te li puoi inventare. Come ti puoi inventare il nome. Una volta registrato il tuo indirizzo mail puoi tranquillamente utilizzare la busta sotto ai commenti....Compagno stai tranquillo!!

Anonimo ha detto...

Te adoro muchacho! grazie

Anonimo ha detto...

......sono addolorata per la morte del nostro compagno albanese:un altro martire silenzioso del profitto e del guadagno disonesto..........ai kapetti:spero che in attesa del"giudizio"possiate passare notte insonni...........svegliamoci dal sonno!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Siete degli illusi,come potete pensare che Bonn vi ascolti.Denunce credibili hanno un nome,un,cognome,una faccia.Io temo che se la stiano solo ridendo.Hanno già capito tutto.

Anonimo ha detto...

Cosa si puo' fare , visto che il sindacato non affonda le mani in questa vicenda dell'operaio morto?

Chi conosce esattamente cosa e' accaduto ne parli , lo racconti sul blog.

E' importante conoscere tutti gli aspetti di questa vicenda.

I sindacati della sede dove e' accaduto l'incidente devono darci spiegazioni su cosa e' accaduto e perche'.

Non conosco quali sono le responsabilita' di DHL verso le cooperative.

Intendo dire , non so se veramente la DHL ha delle responsabilita' , oppure se quando fa un contratto con le cooperative si tutela e rimanda tute le responsabilita ' legate ai rischi sul lavoro alla cooperativa stessa.

Insomma bisogna saperne di piu' .

Anonimo ha detto...

E' importante capire cosa è successo e se c'è responsabilità DHL. Chi conosce i fatti per favore li riporti sul blog affinchè tutti i lettori vengano a conoscenza della verità
Ciao

Anonimo ha detto...

Quando tutti hanno ragione nessuno ha ragione

Anonimo ha detto...

DHL ha responsabilità.
Perchè per legge in Italia devi assicurarti che chi lavora per te (sia un privato, sia una azienda terza) sia in regola con la legge.
E la legge non ammette ignoranza.

Anonimo ha detto...

Quindi che facciamo?Dai un senso alle tue affermazoni.

Anonimo ha detto...

Se DHL ha delle responsabilita' bisogna seguire lo sviluppo di questa amara vicenda e capire come va a finire.

Lo possiamo fare chiedendo ai sindacati che si occupino loro di fare delle verifiche.

Anonimo ha detto...

Come è finita questa sconvolgente storia ?? ci sono notizie ?? A Roma nessuno è stato informato sull'accaduto.

Anonimo ha detto...

veramente c'e' l'avviso all'entrata del servizio clienti ( dove si timbra)e se ne'e' parlato alla fine dell'ultima assemblea..mi sa che tu non hai partecipato

Anonimo ha detto...

A Roma ci sono tante altre sedi, alcune dimenticate dal sindacato, da noi non è stato messo nessun avviso e nessuna riunione è stata fatta, ho appreso della sconvolgente notizia tramite il blog, vorrei saperne di più.
Ciao